Oltre la Ciotola e il Guinzaglio

I Fondamenti del Benessere Canino

9/8/20252 min leggere

black framed eyeglasses
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Per comprendere appieno le esigenze del nostro cane.

È necessario abbandonare la visione semplicistica e abbracciare un quadro più ampio, basato su modelli consolidati nel campo della medicina e dell'etologia veterinaria. Il benessere di un animale non è un concetto statico, ma un sistema dinamico e interconnesso che richiede un'attenzione costante a ogni sua componente.

Un quadro olistico: La "Piramide dei Bisogni" e le "Cinque Libertà"

Un framework utile per inquadrare il benessere del cane è la "Piramide dei Bisogni", un modello che si ispira alla celebre piramide di Maslow. Alla base troviamo i bisogni biologici e fisiologici, che includono l'accesso a cibo e acqua fresca, ma anche l'importanza cruciale del sonno e del riposo, con un cane adulto che necessita di dormire dalle 17 alle 19 ore al giorno per recuperare energie. Salendo, incontriamo i bisogni di sicurezza, ovvero la necessità di un ambiente protetto e privo di pericoli. Seguono i bisogni di appartenenza, che riflettono la natura intrinsecamente sociale del cane. Questo aspetto si traduce nel bisogno di far parte di un gruppo, di non sentirsi isolato per troppo tempo e di condividere attività, giochi e cure con il proprio "branco" umano. Al vertice della piramide si trovano i bisogni di accreditamento e i bisogni di varietà e cognitivi, che riguardano il riconoscimento e la stimolazione mentale.

Parallelamente, il benessere animale è definito a livello internazionale dalle "Cinque Libertà" del CIWF (Compassion in World Farming), un concetto ampiamente riconosciuto che fornisce una base etica e pratica per la cura di ogni animale. Queste libertà includono la libertà dalla fame e dalla sete, dal disagio, dal dolore, dalle ferite e dalle malattie, dalla paura e dal disagio, la libertà di esprimere i propri comportamenti naturali e la libertà di vivere in un ambiente adeguato. L'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha addirittura sviluppato una metodologia standardizzata per la valutazione del rischio legato al benessere animale, dimostrando come questi concetti siano fondamentali anche al di fuori dell'ambito domestico.

La soddisfazione di questi bisogni non è isolata, ma crea una rete complessa di influenze reciproche. La mancanza di appartenenza, ad esempio, può generare insicurezza e ansia, che a loro volta si manifestano in comportamenti indesiderati come l'abbaiare eccessivo o la distruzione di oggetti. Questi atteggiamenti non sono il problema, ma la sua espressione superficiale. La vera soluzione non risiede in un maggiore esercizio fisico, ma in una cura olistica che rafforza il senso di sicurezza e appartenenza del cane attraverso la routine, il tempo di qualità e la stimolazione mentale.

Il dolore silenzioso: imparare a leggere il proprio cane

Un aspetto spesso trascurato del benessere canino è la gestione del dolore. Gli animali, per loro natura, tendono a nascondere il dolore fisico, un comportamento istintivo volto a non mostrare vulnerabilità di fronte a potenziali predatori o rivali. È un "dolore silenzioso" che può passare inosservato ai proprietari meno attenti. Gli esperti sono ormai unanimi nell'affermare che i cani percepiscono il dolore a livello cosciente, esattamente come gli esseri umani.

È quindi fondamentale imparare a osservare il proprio cane per cogliere segnali sottili di disagio. Piccoli cambiamenti nel comportamento, come una diminuzione dell'appetito, una minore voglia di giocare, difficoltà a salire le scale o a sdraiarsi, possono essere indicatori di un malessere fisico o psicologico. L'osservazione proattiva diventa così un atto di prevenzione, permettendo di intervenire prima che il problema si aggravi e di garantire al cane una vita il più possibile serena e priva di sofferenze.